L’evento è stato rimandato!
A presto la nuova data

5 luglio
Ore 17.30
Soft creatures – workshop a cura di Francesca Rinaldi

in collaborazione con Arvaia – società cooperativa agricola
Via Olmetola, 16, Casteldebole 

Il workshop prenderà l’avvio dalla pratica artistica di Francesca Rinaldi e dall’esplorazione dell’ecosistema di Arvaia da un punto di vista fantastico e immaginativo.

Il laboratorio inizierà con una lettura a più voci di un racconto fantastico che fungerà da incipit visivo per creare le immagini e gli elementi che ogni partecipante andrà a modellare su mattonelle di argilla. Non prima però di aver camminato nei campi di Arvaia alla ricerca di materiali organici fondamentali per la fase di creazione.
Una volta che ognun3 avrà realizzato la propria mattonella si procederà con l’essiccazione. Si terrà un piccolo aperitivo subito dopo il quale, chi vorrà, potrà contribuire alla composizione collettiva di un mosaico che resterà ad Arvaia.

La pratica artistica di Francesca Rinaldi, residente presso Parsec, si costruisce a partire dall’osservazione e dallo studio del mondo organico e di tutto ciò che è attraversato da vita e ha la capacità di trasformarsi. Concentrandosi sulle forme degli elementi, soprattutto quelli più piccoli, scopre nuovi mondi in cui meraviglia e mostruoso si fondono. La materia che utilizza – principalmente argilla – è per lei un organismo vivo: un corpo ribelle che supera la matrice di ciò che può/deve essere, rivoltandosi al destino socialmente determinato. Questo corpo è costituito da materia vibrante che rompe i limiti della forma data per cooperare con altra materia, generando sempre qualcosa di nuovo.

Laboratorio ad accesso gratuito.

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Francesca Rinaldi si forma a Napoli, dove si diploma in Pittura nel 2022. Attualmente frequenta il Biennio di Pittura-Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Lavora principalmente con la scultura e il disegno. Nel 2023 partecipa alla mostra Keramikos presso Car Gallery. Nel 2024, con le sue ceramiche prende parte alla mostra Interferenze presso Sof:Art. Lo stesso anno a Berlino partecipa alla mostra collettiva Kaugummi im Motherboard 2.0 presso Erratum Gallery. La sua ricerca parte dall’osservazione e dallo studio del mondo organico, ponendo attenzione a tutto ciò che è posseduto dalla vita e ha la capacità di trasformarsi. L’insieme di questi elementi va a costituire il corpo del suo lavoro, un organismo fatto di materia vibrante che vuole rompere i codici di ciò che può/deve essere, ridefinendo così i ruoli esistenti tra i vari esseri viventi.