Patterns of mattering
Una rassegna di incontri curata da Parsec

presso serra madre – centro di produzione culturale di Kilowatt
Via Castiglione 134, Bologna
21, 27 settembre 2024 – Ore 17:00

Patterns of Mattering è una rassegna di incontri organizzata da Parsec durante le settimane di opening di serra madre per approfondire temi ecologici contemporanei. Il titolo, tratto dagli scritti della fisica Karen Barad, si riferisce alle diverse configurazioni che può assumere la materia, ma in italiano potrebbe anche essere tradotto come “configurazioni di ciò che è importante”.

Tre eventi, previsti per il 21 e 27 settembre, che esploreranno le intersezioni tra arte, scienza e filosofia ecologica, invitando il pubblico a partecipare attivamente creando uno spazio accogliente per il dialogo e approfondendo le diverse sfaccettature del pensiero ecologico e dell’estetica ecologica contemporanea.

Estetica ecologica
Conversazione con Comitato Besta e Michele Lapini
21 settembre 2024
Dalle ore 17.00 alle 18.00


Un dialogo dove prendere in considerazione gli avvenimenti degli ultimi mesi riguardanti il Giardino Don Bosco e la resistenza dei cittadini e del Comitato Besta per scongiurare l’abbattimento di decine di alberi adulti e sani e la demolizione di un edificio scolastico di importante valore pedagogico.

Michele Lapini, fotografo bolognese che ha documentato questi eventi con diverse fotografie sarà presente per prendere parte alla conversazione.

Sull’acqua: conversazioni con Claudia Amatruda
venerdì 27 settembre

Dalle ore 17.00 alle 18.00

Claudia Amatruda, artista visuale con sede a Bologna, condurrà un talk performativo che esplorerà l’estetica ecologica postumana, ispirandosi ai concetti di Donna Haraway e Astrida Neimanis, e integrando la riflessione sull’importanza dell’acqua per il corpo umano.

Haraway sfida le categorie tradizionali e binarie con la sua idea di unione tra cyborg e umani; Neimanis, invece, ci invita a vedere l’umano come un corpo d’acqua, suggerendo che siamo meno entità isolate e più gorghi oceanici in cui l’acqua gestisce continuamente differenze, complicando le opposizioni tra “siamo tutti uguali” e “siamo tutti diversi”.