L’8 e il 9 settembre Parsec prenderà parte a RESTART URBAN FESTIVAL curando il programma di video screening previsto per entrambe le serate. 

Quest’anno il festival si ispira alla filosofia solarpunk, un movimento che, partendo dalla fantascienza, riunisce le idee dell’eco-anarchismo e del postdistopismo, immaginando utopiche armonie tra natura e nuove tecnologie. 

Verranno proiettate tre opere filmiche: 

The Slow Longing (2020)
di Sofia Albina Novikoff Unger 

Intorno all’anno 2100, uno stanco personaggio truffaldino che assume le sembianze di un coniglio antropomorfizzato di nome Niva si muove in un paesaggio alienante. Uno scenario fantascientifico post-apocalittico che invita l’immaginazione dello spettatore a vagare con Niva alla ricerca di un amico scomparso. In background, una voce dal futuro parla di civiltà perdute che somigliano in modo inverosimile alla nostra e di tecnologie create dall’uomo che si sono rivoltate contro i loro creatori.

Sofia Albina Novikoff Unger è un’artista danese russo/ucraina. La sua pratica utilizza differenti mezzi tra video, installazione, tessuti, stampa 3D e suono.

The Castle (2022)
di Jurgis Lietunovas 

Una persona sdraiata su un piccolo pezzo di erba consumata vicino alla stazione centrale di Vilnius e un’altra, apparentemente smarrita, che si muoveva in un campo con una sigaretta tra le dita. Queste due identità spingono l’artista a immaginarsi i loro pensieri e le loro visioni, nel tentativo di comprendere la loro distanza.

Jurgis Lietunovas è un designer multidisciplinare, specializzato nei campi della CGI, film, identità visiva e direzione artistica. I suoi lavori esplorano, valutano e costruiscono una comprensione della cultura visiva attuale e del suo ruolo nell’ecosistema culturale generale. 

A Deepward Rise (2023)
di Apotropia 

Un viaggio nelle profondità della psiche. Un percorso ascensionale simbolico che porta in superficie l’opposizione fondamentale tra il visibile e l’invisibile, il conscio e l’inconscio, il cielo e la terra. Un’esplorazione visiva e una contemplazione della finitudine come porta verso l’infinito.

APOTROPIA è un duo di artisti formato da Antonella Mignone e Cristiano Panepuccia. Lavorano attraverso video, danza, performance, suono e installazione ed esplorano gli elementi filosofici, antropologici e scientifici della cultura umana.