100 Traffic Lights
17 settembre – 17 ottobre 2021
Via Rampa 14, Chiasso

Parsec in collaborazione con OTTN Projects presenta 100 Traffic Lights di Christine Bax in occasione della dodicesima edizione della Biennale di Chiasso, dal tema FAKE – visual distortion.

Il progetto è stato sviluppato in un periodo di lavoro di tre mesi durante i quali l’artista ha lavorato con diversi codici che controllano il funzionamento di semafori, comunicando ai sistemi di controllo la presenza fittizia di pedoni, bici e autovetture, esistenti quindi solo nello spazio digitale.

In occasione della Biennale dell’Immagine viene presentata un’installazione che unisce video, stampe serigrafiche e testo originale scritto dall’artista.

100 Traffic Lights vuole indagare la possibilità di considerare la natura linguistica dei codici che controllano gli smart objects come una forma di comunicazione coerente con l’essere umano. Il linguaggio informatico viene qui assunto dall’artista come vera e propria lingua, con una propria autorità, le proprie regole e una propria struttura. Solo a partire da questo presupposto infatti è possibile per Bax intervenire sulla realtà, utilizzando uno strumento – il linguaggio informatico – che, pur mettendola in discussione, ne condivide la struttura di fondo. 
Al centro del lavoro Bax pone il semaforo come dato di fatto, strumento utile ad uno scopo ben definito, che dovrebbe portare con sé un certo grado di verità e certezza. Le luci rossa, gialla e verde hanno un preciso ed inequivocabile significato, ma nel momento in cui il codice che le informa viene assunto dall’artista come linguaggio, i fatti non sono più fissati e prevedibili e le tre opzioni di significato vengono sostituite da infinite possibilità.
Davanti ad una messa in scena in cui i semafori lampeggiano liberi da schemi presupposti, come comportarsi quando non è possibile fidarsi dei propri occhi?

La fakeness di 100 Traffic Lights è la finzione teatrale, è la pura messa in scena, lo slapstick che fa traballare la narrazione e apre all’imprevisto e cosí i semafori, i cartelli informativi e i segnali luminosi presenti nel video diventano gag-immagini che ammiccano ai passanti, interrompendo in modo eccentrico la loro routine funzionale. 
La finzione nel lavoro di Bax si presenta un tono ironico e acquista un ruolo positivo e propositivo in quanto apre all’immaginazione, rompe il limite della funzionalità e porta alla manifestazione del codice come linguaggio poetico. 
Se la poesia è l’eccesso che supera i limiti prestabiliti, What if? – domanda cardine del lavoroè immaginare invece che eseguire.

É dunque attraverso la poesia del linguaggio che l’immagine nel lavoro di Bax diventa fake, ovvero artificiale, poiché prescinde dalla verità e mostra molteplici possibilità di rappresentazione, rompe con la norma della sintassi, rivelando altri significati e oltrepassando i limiti preesistenti.

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Domenica 19 settembre alle ore 15 presso lo spazio espositivo sarà presentata la pubblicazione WHEN TRAFFIC LIGHTS SPEAK, con uno scritto dell’artista e curata da Parsec in collaborazione con OTTN Projects. 

Il progetto è stato realizzato grazie al supporto di Mondrian Fund.